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Che differenza c’è tra il piano editoriale e il calendario editoriale?

Pensi che non ci sia differenza tra il piano editoriale e il calendario editoriale?

Devo deluderti: non si tratta di sinonimi, ma di documenti di pianificazione rilevanti per qualunque tipo di attività, anche per liberi professionisti che vogliono comunicare il proprio personal brand o per le piccole aziende.

In questo articolo ti spiego cosa sono il piano editoriale e il calendario editoriale, a quali obiettivi rispondono e come si fanno.

Sei con me? Andiamo!

Cos’è il piano editoriale

Ragazza che scrive al computer su un foglio word

Il piano editoriale, che come abbiamo detto si differenzia dal calendario editoriale, è un documento di pianificazione davvero utile, perché mette nero su bianco la strategia di comunicazione che adotterai nel medio/lungo periodo. È un documento che raccoglie gli obiettivi, gli argomenti e i canali di pubblicazione dei tuoi contenuti.

Il piano editoriale può riferirsi a un periodo:

  • mensile, 
  • trimestrale, 
  • semestrale,
  • annuale. 

Il mio consiglio è redigere un piano editoriale semestrale, da rivedere e, se necessario, allineare a nuove necessità di comunicazione anche ogni mese.

La stesura del piano editoriale richiede diverso tempo: non è certo un documento che si può redigere in 5 minuti. A volte, soprattutto quando lo si fa per la prima volta, un intero pomeriggio potrebbe non essere sufficiente.

Eppure, credimi, non puoi proprio farne a meno. Il piano editoriale ti permette, infatti, di definire la tua strategia e raggiungere i tuoi obiettivi di branding, perché attraverso di esso hai il pieno controllo di cosa, come e soprattutto perché pubblicare.

Non solo: hai presente quei periodi dove fatichi a trovare qualcosa da dire e l’ansia di dover creare contenuti sempre nuovi e di valore ti sussurra all’orecchio che no, non puoi proprio farcela?

Ecco: il piano editoriale risponde a quell’ansia zittendola e ricordandoti che sì, ci sono ancora tantissimi contenuti freschi e d’impatto che puoi creare e condividere con la tua community.

Ampiamente utilizzato in ambito aziendale, il piano editoriale è uno strumento utile per chiunque decida di adottare una strategia di Content Marketing e, quindi, di condividere le proprie conoscenze attraverso contenuti da pubblicare su diversi canali, dai social ai podcast, ma anche blog e newsletter.

Anche le piccole aziende e i liberi professionisti, pertanto, possono trarre grandi benefici dalla redazione di un piano editoriale.

Gli elementi chiave per fare il piano editoriale

Prima di fare il piano editoriale è importante avere chiari 3 elementi

  • i valori del tuo brand, 
  • chi è il tuo pubblico
  • chi sono i tuoi competitor.

Se è vero che questi aspetti dovrebbero essere stati sviscerati prima ancora di compilare un piano editoriale, è altrettanto vero che sono davvero in pochi a farlo davvero.

Eppure, non avere chiari questi elementi significa perdere tante opportunità e limitare le potenzialità del proprio brand, perché si tende a fondare la propria comunicazione esclusivamente su cosa si vende, tralasciando le due componenti più importanti: come e soprattutto perché offri i tuoi prodotti.

Come fare il piano editoriale

Ed eccoci arrivati alla parte pratica del nostro viaggio verso la comprensione e l’utilizzo del piano editoriale.

Vuoi creare un piano editoriale strategico e funzionale?
Segui questi step:

  1. Fissa i tuoi obiettivi. Vuoi incrementare la notorietà del tuo brand? Acquisire nuovi clienti? Fidelizzare chi già ti ha scelto? Insomma, definisci cosa vuoi raggiungere nei mesi/anni successivi, basandoti proprio sugli elementi che abbiamo visto nel paragrafo precedente: valori, pubblico, competitor.

  2. Prepara il calendario editoriale. Diverso e complementare al piano editoriale. Quando, dove e cosa pubblicherai? È il momento di definire i dettagli della tua strategia di comunicazione. Ricorda di includere anche le date e gli eventi più rilevanti per la tua attività. Per esempio, anniversari e giornate mondiali rilevanti per i valori di business.

  3. Analizza i risultati. Sono trascorsi i sei mesi a cui si riferisce il tuo piano editoriale. Devi ora tirare le somme. Hai raggiunto i tuoi obiettivi? Quali sono le aree di miglioramento che puoi sfruttare per incrementare il tuo business? Sulla base delle risposte che darai, dovrai poi formulare un nuovo piano editoriale che potrà avere obiettivi diversi rispetto al precedente.

Il calendario editoriale

Compilazione del calendario editoriale per i social

Come abbiamo appena visto, il calendario editoriale è diverso dal piano editoriale e ne fa parte. Si tratta di un vero e proprio calendario in cui inserire tutto ciò che si andrà a pubblicare nei canali scelti.

Anche creare un calendario editoriale riduce quella sensazione di ansia e stress che, prima o poi, proviamo tutti noi comunicatori, quando il tempo scorre e non abbiamo ancora creato nuovi contenuti perchè a corto di idee.

Viene fatto solitamente con cadenza mensile, ma non è un documento statico: può essere riprogrammato, modificato o integrato anche giornalmente se occorre.

Come fare il calendario editoriale

Per creare un calendario editoriale non hai bisogno di tool impegnativi: excel (o, se preferisci, io uso e ti consiglio Fogli di Google) ci viene incontro rispondendo a tutte le nostre esigenze.

Se non sei un fan di questa piattaforma ti rassicuro subito: non dovrai utilizzare formule o strumenti particolari.
Ti basta
organizzare le celle come fossero un vero e proprio calendario, indicando:

  • data di pubblicazione,
  • canale di pubblicazione,
  • tema o argomento affrontato,
  • eventuale titolo del contenuto, 
  • grafica del tuo contenuto, immagine, foto o semplice screen della copertina di un video,
  • copy/capture del contenuto,
  • CTA, dì al tuo pubblico cosa deve fare attraverso la “chiamata all’azione”.

Come avrai già capito, alcuni campi del calendario editoriale potrebbero non essere compilabili per te: se scegli di comunicare esclusivamente su TikTok, per esempio, non dovrai certo inserire un titolo del tuo contenuto; se, invece, vuoi puntare tutto su un blog, non occorre scrivere l’intero articolo nel campo “copy”, ma sarà sufficiente citare il titolo del testo.

La grafica del tuo contenuto può essere qualsiasi cosa: immagini di stock, fotografie, video, infografiche o qualsiasi formato tu scelga per veicolare i tuoi contenuti.

Quando crei il tuo calendario editoriale, ricorda di tenere bene a mente tutto ciò che ci siamo detti per il piano editoriale: la pianificazione dei tuoi contenuti deve essere in linea con i valori del tuo brand o personal brand e con gli obiettivi che ti sei fissato.

Oltre a considerare le date importanti della tua attività, come l’anniversario della tua attività e le giornate mondiali in linea con i tuoi valori, verifica anche gli eventi rilevanti del tuo settore: sei uno stilista? Non puoi non includere nel tuo calendario editoriale contenuti che riguardano gli outfit indossati dalle star durante il red carpet, per esempio.

In conclusione

Ora ti è chiaro: piano editoriale e calendario editoriale non sono la stessa cosa. Il secondo è un complemento del primo e sono entrambi rilevanti per la tua strategia di comunicazione.

Se non vuoi più essere vittima di ansia da creazione di contenuti, ma preferisci avere il pieno controllo della tua comunicazione e, soprattutto, vuoi raggiungere obiettivi precisi, il piano editoriale risponde alle tue esigenze.

Prenditi tutto il tempo che ci vuole per crearlo e curarlo. 

Attraverso il calendario editoriale, poi, definisci i dettagli della tua comunicazione: grafiche, testi e tutto ciò che riguarda la pianificazione e pubblicazione dei tuoi contenuti.

E ora dimmi: quale obiettivo indicherai nel tuo piano editoriale?