È il dubbio amletico che attanaglia ogni professionista che vuole fare personal branding e ogni piccolo imprenditore alle prese con la comunicazione della propria attività nel mondo online:
“quale social o piattaforma scegliere per attrarre e fidelizzare un pubblico realmente interessato ai servizi che offro?”
Durante le consulenze che faccio nei miei percorsi di Marketing Consapevole vedo fare spesso un errore di considerazione quando iniziamo a parlare di quali canali utilizzare per la comunicazione.
È un classico: si pensa sempre che il social più efficace per fare personal branding o, più in generale, per qualsiasi comunicazione di branding, sia Instagram.
Perché?
È il più usato dai Millennials, dà la possibilità di pubblicare contenuti in diversi formati e, soprattutto, piace un po’ a tutti.
Non sempre, però, il caro vecchio Instagram è la soluzione migliore per fare branding in modo efficace. E in questa guida vedremo perché.
Parleremo poi del secondo dubbio tipico di chi comincia a comunicare sul web: quanto spesso bisogna pubblicare?
Insomma, tieniti forte. Questa guida risolverà molti dei tuoi dubbi e ti aiuterà a trovare quella che io chiamo
“formula sostenibile”: la soluzione di pubblicazione perfetta per te.
Non temere se dovesse suscitarne altri di dubbi, è normale!
Ricorda che io, la tua Consulente di Marketing e Comunicazione preferita, sono sempre reperibile qui e su Instagram con un obiettivo preciso: aiutarti a creare una comunicazione che funzioni!
Il successo professionale passa dalla comunicazione
La comunicazione è fondamentale per il successo di qualsiasi attività professionale ed è indispensabile sia per i professionisti che vogliono fare personal branding sia per i piccoli imprenditori che hanno bisogno di promuovere la propria attività nel fantastico mondo del web.
Se ci siamo già conosciuti e sai chi sono, sai che prima di essere una Consulente e Copywriter professionista sono una Sociologa specializzata in Marketing e Comunicazione.
Quando affrontiamo argomenti del genere, la Sociologa che è in me prende il sopravvento ed è felice di condividere con te concetti essenziali per una comprensione approfondita dei fenomeni.
Il punto è questo: come ci dice il primo assioma della comunicazione, non è possibile non comunicare. Lo spiega bene anche questo articolo di guidapsicologi.it.
Qualsiasi cosa tu dica o faccia, anche il semplice rimanere immobile e in silenzio, è comunicazione.
Si potrebbe quindi affermare che comunicare sia un atto semplicistico e alla portata di tutti.
Sì, sono d’accordo. Comunicare è semplice.
Comunicare in modo efficace è però un discorso più complicato.
Fare branding per comunicare i propri valori, fare innamorare le persone di sé e ottenere risultati significativi in termini di fatturato è tutto un altro discorso!
Non a caso esistono figure specializzate che aiutano i professionisti e piccoli imprenditori a creare strategie di personal branding e comunicazione.
E tu questo cominci a capirlo o non saresti qui, giusto?
Andiamo quindi al sodo. Sto per rivelarti ciò che molto probabilmente ancora non sai: le piattaforme, i social, non sono tutti uguali e non è vero che uno vale l’altro.
Scegliere quello sbagliato può compromettere la tua intera strategia e farti perdere tempo e soldi.
Come capire allora quale piattaforma può essere più indicata per te?
Scopriamolo insieme 😉
Le piattaforme di content discovery e consumption
La prima difficoltà che incontra chi, come te, vuole usare le piattaforme online per promuovere la propria attività e fare branding è capire dove e quando pubblicare contenuti.
Della frequenza di pubblicazione parleremo più avanti, in un capitolo dedicato.
Vediamo adesso come scegliere i social e le piattaforme giuste per veicolare la tua comunicazione.
Come ti anticipavo nel paragrafo precedente, è essenziale chiarire un aspetto basilare.
Potremmo classificare le piattaforme online, inclusi i social network, in due categorie:
- content discovery. Ne fanno parte tutte quelle piattaforme che usiamo quando abbiamo qualche minuto libero e vogliamo distrarci. Sto parlando di Instagram, Facebook, TikTok, Twitter, LinkedIn, tanto per citarne alcuni. Su queste piattaforme vengono pubblicati contenuti brevi, la cui fruizione dura una manciata di secondi.
- content consumption. Sono tutti quei luoghi virtuali che usiamo per approfondire argomenti di nostro interesse o per fruire di contenuti che richiedono più tempo per essere consumati e una maggiore attenzione. Blog, Spotify, YouTube, Vimeo sono alcuni esempi di piattaforme di content consumption.
Da un lato, quindi, abbiamo piattaforme di content discovery, utili per attirare l’attenzione di nuovo pubblico e farci scoprire, appunto.
Dall’altro abbiamo quelle di content consumption, fondamentali per creare una relazione empatica con chi ci segue.
Quando arriva il momento di scegliere quali piattaforme usare per la tua strategia di comunicazione, il mio consiglio è di selezionarne due: una di content discovery e una di content consumption.
Perché?
Immagina i punti di interazione dell’utente come un flusso: prima deve scoprirti, poi conoscerti nel profondo attraverso la costruzione di una relazione.
Tradotto:
- l’utente entra in contatto con te attraverso contenuti discovery, di veloce fruizione, e decide se ciò di cui parli e il modo in cui lo fai è di suo interesse,
- l’utente sceglie di approfondire la relazione usufruendo di contenuti più lunghi, che gli permettono di passare più tempo insieme a te e avvicinarsi ai tuoi valori – che molto probabilmente sono anche i suoi.
Si crea così una relazione profonda ed empatica.
Ora, chiariamolo: non è certo detto che il primo punto di contatto di tutte le persone che inizieranno a seguirti sarà su una piattaforma di content discovery!
Come sempre in questi casi, semplifichiamo i processi prendendo spunto dalla legge dei grandi numeri, perché sappiamo che la maggior parte delle volte si innescherà proprio il processo che ti ho appena spiegato.
Ma non siamo assolutisti e ricordiamoci che i flussi non sono standard!
Dove comunicare online: come scegliere la migliore piattaforma per te
Abbiamo capito la differenza tra piattaforme di content discovery e piattaforme di content consumption e la strategia da mettere in atto per massimizzare i risultati.
Siamo pronte per chiarire quali fattori tenere in considerazione per scegliere dove pubblicare contenuti per farti conoscere dalle persone e creare relazioni autentiche.
Dove si trova il tuo pubblico?
Puoi essere il più bravo comunicatore al mondo, ma se utilizzi una piattaforma che il tuo cliente ideale non frequenta, beh, non puoi certo sperare di ottenere i risultati che desideri!
Ma come capire quali sono le sue preferenze?
Ci vengono in soccorso la strategia dell’immersione e la scheda del tuo customer avatar.
Se non sai di cosa parlo, ti consiglio vivamente di approfondire subito l’argomento. Ho scritto una guida pratica super dettagliata, con tanto di template gratuiti ed editabili. Trovi tutto qui.
Sono certa che sarai tentata di credere che il tuo pubblico target navighi compulsivamente su Instagram. Azzeccato?
Come ti dicevo nell’introduzione, questa è anche la convinzione di molte delle professioniste che si affidano a me per creare una strategia di personal branding efficace.
Eppure tante volte scopriamo che esistono altri canali di comunicazione molto più frequentati e maggiormente performanti.
Scava a fondo: fai la strategia dell’immersione e compila la scheda del customer avatar in modo attento e veritiero. Sarà la tua miniera d’oro!
Una volta fatto, segna su un semplice word – o su un foglio di carta per i più nostalgici – le piattaforme più frequentate dal tuo customer avatar: almeno 2 di content discovery e altre 2 di content consumption.
Quanto tempo hai da dedicare alla produzione di contenuti?
8 ore alla settimana? 4? 2?
Cosa cambia davvero in termini pratici?
Beh, tutto. E ora ti spiego perché.
Mettiamo che, come me, tu abbia una certa passione e predisposizione verso la scrittura. Hai seguito tutte le indicazioni che ti ho dato nel capitolo precedente e hai scelto LinkedIn come piattaforma discovery.
Ti accorgi, però, di non aver fatto bene i conti: già dopo le prime settimane dall’inizio della tua attività social, ti rendi conto che proprio non riesci a starci dietro. Scrivere post per LinkedIn è per te troppo impegnativo, al punto che questo social si trasforma da risorsa a fonte di ansia e stress. Proprio ciò che puoi evitare se lavori bene per trovare la tua formula sostenibile!
Prendi seriamente in considerazione il tempo che hai a disposizione per la creazione dei tuoi contenuti e scegli la piattaforma più giusta per te!
Torneremo su questo aspetto anche più avanti.
Come ti piace comunicare?
Capire dove si trova il tuo pubblico è il primo fattore da tenere in considerazione, ma non l’unico.
Per fare in modo che la tua comunicazione sia sostenibile nel tempo, senza che ti causi malessere o ti porti al burnout in tempi record, è fondamentale scegliere piattaforme e social media che ti piacciano davvero.
Per prima cosa dimmi un po’, preferisci scrivere – come me – produrre audio o fare video?
La risposta che dai non è banale: ti aiuta a fare chiarezza e a eliminare tutte quelle piattaforme che si discostano da ciò che ti piace fare.
Leggi anche: Fare personal branding da introversi: guida pratica
Come fatto per il tuo customer avatar, fai una lista di almeno 2 piattaforme di content discovery e altre 2 di content consumption tenendo in considerazione:
- il tuo modo di comunicare preferito,
- le piattaforme e i social che preferisci frequentare.
Compara la lista appena creata con quella del tuo customer avatar e trova il giusto compromesso.
Non lasciarti prendere dalla foga del momento. Inizia piano: scegli una sola piattaforma di content discovery e una di content consumption, realmente utilizzate dal tuo pubblico target e che piacciono anche a te.
La tua formula sostenibile è a buon punto: hai appena capito dove comunicare con il tuo pubblico.
Nel prossimo capitolo parliamo invece della frequenza di pubblicazione che dovrai mantenere per raggiungere i tuoi obiettivi, completando così la tua formula sostenibile.
Quanto spesso comunicare online: come scegliere la frequenza di pubblicazione giusta per te
So bene il tuo dilemma:
“quanto spesso devo pubblicare contenuti?”
Non esiste una risposta universale: in certi casi pubblicare assiduamente è fondamentale per scalare e raggiungere risultati a stretto giro, in altri procedere in modo più rilassato è la chiave per mantenere quella costanza che ancora conta e, soprattutto, per non andare in burnout.
Per completare la tua formula sostenibile e capire quanto spesso dovrai comunicare con il tuo pubblico è bene, come sempre suggerisco, porsi delle domande mirate.
Quali obiettivi vuoi ottenere?
Raggiungere nuovi potenziali clienti?
Fidelizzare chi già ti segue?
Trovare partnership o collaboratori?
Insomma: chiediti cosa vuoi davvero ottenere attraverso la tua strategia di comunicazione e in quanto tempo.
Saperlo cambia tutto: se vorrai raggiungere nuovi potenziali clienti nel giro di 3 mesi al massimo, ad esempio, sarà il caso di pubblicare contenuti con una maggiore frequenza.
Quanto tempo puoi dedicare alla creazione di nuovi contenuti?
Rieccoci.
Il tempo che hai a disposizione per creare contenuti di valore e trasformativi è un parametro di cui tenere conto anche per trovare una frequenza di pubblicazione sostenibile nel tempo.
A chi non piacerebbe pubblicare ogni giorno contenuti sempre nuovi, ingaggianti e coinvolgenti?
Quanti riescono a farlo davvero?
Creare contenuti validi non è immediato né scontato. Richiede un investimento di tempo ed energie non indifferente.
Chiediti, quindi, quanto tempo hai realmente a disposizione per riuscire a pensare e creare contenuti di valore e, perché no, anche quelli trasformativi.
Se non hai ben chiaro a cosa mi riferisco quando parlo di contenuti trasformativi leggi questo articolo. Sarà una svolta per te, vedrai!
Quanto budget hai a disposizione per le tue campagne paid?
Ti ho stupita?
Lo so, in genere, soprattutto quando si sceglie di utilizzare solo piattaforme social, non si pensa mai a questioni di budget. E questo è un errore.
La grande verità è che i social non sono gratis. O meglio, lo sono per gli utenti, ma non per professionisti o aziende.
Se ci pensi bene, i social riescono a “reggersi in piedi” proprio grazie agli investimenti pubblicitari di quelli come noi.
Il loro obiettivo è aiutarci a ottenere una buona visibilità, dietro ovviamente un compenso economico. Ed è giusto che sia così, non trovi anche tu?
Ora, la vera domanda è: in che modo il budget che hai a disposizione per l’investimento pubblicitario influenza il risultato della tua formula sostenibile?
Segui il mio ragionamento.
Più risorse economiche avrai a disposizione, più potrai investire in campagne pubblicitarie per aumentare la visibilità dei tuoi contenuti.
In questo caso, ti consiglio di concentrarti sulla qualità anziché sulla quantità dei contenuti che crei. Opta per un approccio mirato, produci meno ma non rinunciare ad avere un elevato standard qualitativo, e utilizza le sponsorizzazioni per promuovere la tua presenza online.
Al contrario, se il budget è limitato, il mio suggerimento è di produrre e pubblicare più contenuti possibili – senza rinunciare alla loro qualità ovviamente -, così da sfruttare al massimo la visibilità che ti può dare una strategia in organico.
In conclusione
Scelta delle piattaforme di comunicazione + tempo da dedicare alla creazione e pubblicazione di contenuti di qualità = la tua formula sostenibile
Passando ovviamente per tutto ciò che ci siamo detti prima. Un bel po’ di ciccia insomma.
Trovare quella che io chiamo la propria formula sostenibile è davvero importante: ti aiuta a chiarire come gestire la tua presenza online e anche quali risultati puoi ottenere attraverso la tua strategia di comunicazione.
Vuoi trovare la tua formula sostenibile con me?