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Fare personal branding da introversi: guida pratica

Lasciami indovinare: sei una persona introversa, hai da poco avviato la tua attività da libera professionista e ti senti costretta a fare personal branding per trovare i tuoi primi clienti, ma la sola idea di approcciarti al digitale ti provoca l’orticaria.

Come lo so?

Beh, se mi segui anche su Instagram puoi ben immaginare: 

sono MG, un’introversa da manuale – e anche PAS a dirla tutta. Aiuto i professionisti a fare personal branding attraverso i miei percorsi di Marketing Consapevole. Sì, anche e soprattutto i più introversi.

Per come la vedo io, troppo spesso caschiamo nel tranello e ci convinciamo che solo le personalità più estroverse siano in grado di fare personal branding.

Con questo articolo ti dimostrerò che non è così.

Sei con me? Andiamo!

Come creare un forte personal brand da introversi

Maria Grazia De Falco seduta su un muretto che guarda il lago

Troppo spesso non ce ne rendiamo conto, ma la verità è che essere introversi porta con sé incredibili vantaggi quando si fa personal branding.

È un argomento che mi sta davvero a cuore. Ormai lo sai anche tu, sono un’introversa da manuale e proprio per questo posso dirlo con certezza: siamo proprio noi i primi a sottovalutare o non vedere i nostri punti di forza.

È il momento di alzare la testa e dimostrare che anche le persone più introverse possono creare un forte personal brand.

Ho scritto un articolo dettagliato sui vantaggi che possiamo sfruttare noi introversi quando facciamo personal branding, quindi qui non mi dilungherò oltre.

In quello stesso articolo trovi anche la mia personale opinione riguardo cosa vuol dire fare personal branding.

Se te la sei persa, eccola qui:

fare personal branding significa mettere in atto una strategia di comunicazione chiara e consapevole che mira a valorizzare le tue competenze e la tua persona.

Come può, nel concreto, una persona introversa creare un personal brand memorabile?

Chiariamolo subito: i passaggi che portano una persona introversa a fare personal branding sono gli stessi che usa una persona estroversa e che abbiamo visto anche quando abbiamo parlato di come creare un personal brand che faccia innamorare le persone di te.

Ciò che cambia è il focus che noi introversi mettiamo in ogni passaggio e che ora analizzeremo nel dettaglio.

Analizza il tuo pubblico e definisci il tuo posizionamento

Foto di Maria Grazia De Falco, Content Specialist, intenta a lavorare al computer

Prima di creare una strategia che ti aiuti a fare personal branding, è fondamentale fare un lavoro di pensiero.

In questa fase dobbiamo chiederci:

  • chi sono io?
  • cosa voglio diventare?
  • chi sono i miei clienti ideali?
  • cosa vogliono diventare?

Sono quattro domande apparentemente semplici. Apparentemente

Dare risposte concrete ti aiuterà ad avere un’immagine chiara della tua intera attività e a creare un customer avatar in linea con essa.

La definizione del posizionamento e del sistema di credenze, rispettivamente ciò che gli altri pensano di te e i valori che condividi con il tuo pubblico, saranno poi una diretta conseguenza delle risposte che hai dato.

Per te, mia cara lettrice introversa, questa fase di scoperta del tuo personal brand è solitamente più semplice da svolgere.

La ragione è presto detta: da introversa, sei naturalmente predisposta a guardare dentro di te e a fare introspezione.

Sai porti domande e cercare le risposte scavando in profondità.

Non solo: sei predisposta ad ascoltare l’altro. Questa tua bellissima caratteristica ti torna utile per:

  • rispondere alle domandechi sono i miei clienti” e “cosa vogliono diventare”,
  • creare un customer avatar in grado di rispecchiare davvero l’immagine del tuo cliente ideale.

Riconosco che, a prescindere dall’essere più o meno introversa, questa fase di ideazione del personal brand è tanto fondamentale quanto delicata.

Dare una risposta errata o imprecisa può essere deleterio per il tuo intero business, perché tutto ciò che farai dopo dipenderà, appunto, da ciò che emergerà durante questo processo di pensiero.

Per questa ragione concentrazione e consapevolezza devono essere i tuoi mantra.

Hai paura di sbagliare o fatichi a trovare risposte che ti soddisfano?

Ti aiuto io. 

Scegli dove comunicare e trova la tua formula sostenibile

Donna che controlla che la newsletter che ha preparato sia responsive

Non devi essere presente ovunque.
È un sospiro di sollievo quello che sento?

Ti capisco: il solo pensiero di dover gestire più account social, più il blog, più il podcast e chissà cos’altro, tutto insieme e tutto da sola manderebbe in tilt chiunque, anche le personalità più estroverse!

Ciò che conta non è la quantità, ma la qualità.
E noi introversi lo sappiamo bene, non trovi?

Non hai bisogno di costruire una presenza per ogni canale di comunicazione online. Scegli gli essenziali e usali al meglio.

Come sempre, 

less is more

Come scegliere su quali canali di comunicazione puntare?

Tieni presente che non esiste un canale migliore dell’altro in assoluto: tutto dipende principalmente da te e poi dal tuo pubblico.

Il consiglio della tua MG:

se sei all’inizio della tua comunicazione online non esagerare: scegli una singola piattaforma, testala e solo quando ti sentirai a tuo agio nell’utilizzarla implementa una nuova piattaforma nel tuo piano di comunicazione.

Andiamo sul pratico e vediamo le domande da porti per scegliere i canali di comunicazione più giusti per te:

Come preferisci comunicare?

Tendenzialmente noi introversi amiamo scrivere.
Per questo aprire e gestire un blog può essere un’ottima soluzione. LinkedIn e Twitter sono tra i social più indicati per chi ama la scrittura.

Se, invece, preferisci creare video ti suggerisco di puntare su piattaforme che hanno questo formato come core business: YouTube e TikTok, tanto per citarne un paio.

C’è poi la via di mezzo: se preferisci il formato audio puoi creare un podcast e, perché no, creare un canale Telegram dove, per esempio, condividere ogni settimana consigli pratici attraverso messaggi audio.

Dove si trova il tuo pubblico?

Avatar MG che spunta fuori dal computer salutando con la mano

Una volta individuato il formato di comunicazione che preferisci e, di conseguenza, quali sono le piattaforme più indicate per te è indispensabile capire se il tuo pubblico target le frequenta.

Mi spiego meglio: mettiamo che tu abbia tutte le carte in regola per considerarti una Copywriter professionista (ciao collega!). Puoi scrivere i migliori post blog del tuo settore ma se il tuo pubblico non è solito leggere e frequentare blog, ahimè, devo proprio dirtelo: il tuo blog non avrà mai un numero alto di lettori.

Come puoi capire quali piattaforme frequenta il tuo customer avatar?

Te lo dice la scheda del customer avatar che hai compilato durante la fase introspettiva 😉

Quanto spesso riesco a pubblicare contenuti senza rischiare il burn out?

Avatar MG con smartphone in mano

Indipendentemente dalla piattaforma che sceglierai per fare personal branding, sappi che non hai bisogno di pubblicare tutti i giorni.

La frequenza di pubblicazione è determinata principalmente dalla tua capacità di creare contenuti di valore e contenuti trasformativi.

Come puoi individuarla? Tieni a mente la tua settimana lavorativa tipo e chiediti:

  • quanto tempo mi ci vuole per creare un singolo contenuto nel formato che ho scelto?
  • tolto il tempo che dedico al mio core business, quanto me ne rimane da dedicare al mio personal brand?
  • il tempo che ho individuato per fare personal branding, mi permette di raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissata?

Le risposte che darai indicheranno la tua formula sostenibile.
Rispettala per fare personal branding in modo ecologico.

In generale, potremmo dire che a differenza degli estroversi, più a loro agio quando si tratta di relazionarsi e comunicare con un pubblico che non conoscono, noi introversi subiamo la pressione da palcoscenico.

Questo, però, non deve fermarti in alcun modo: sii costante e crea uno stile che rispecchi a pieno la tua persona.

Come si fa?

Te lo spiego nel prossimo paragrafo.

Crea il tuo stile di comunicazione rispettando la tua personalità

Scrivere un testo al computer per fare content marketing con la tecnica dello storytelling

È il momento di iniziare a creare i primi contenuti che userai per fare personal branding.

Non cadere in tentazione: copiare lo stile di comunicazione di altri professionisti del tuo settore perché ritenuti più influenti e di successo non ti porterà da nessuna parte.

Rispetta le tue peculiarità e crea uno stile tutto tuo:

  • non devi urlare se preferisci parlare a voce bassa,
  • non hai bisogno di gesticolare eccessivamente se hai un modo di porti più pacato,
  • non sforzarti di rimanere seria se un sorriso cerca di farsi strada sul tuo volto,
  • non essere rude se preferisci scrivere in modo gentile.

La lista potrebbe essere più lunga, ma so che il messaggio ti è chiaro: il personal brand riguarda l’applicazione di strategie di promozione e comunicazione che si basano sulla persona.

Fai spiccare la tua personalità e vedrai che accadranno cose fantastiche: comincerai ad attrarre persone molto simili a te e ad allontanare quelle diverse.

In conclusione

Per una persona introversa, fare personal branding può sembrare un’impresa difficile, perché avere i riflettori puntati addosso non è nella loro natura.

Sono d’accordo, all’inizio è davvero dura. All’inizio.
Come tutte le cose, bisogna prenderci la mano.

Fidati di un’introversa che ci è passata: contenuto dopo contenuto comincerai a prendere maggiore confidenza con le piattaforme che avrai scelto per creare la tua presenza online e con la tua community.

A un certo punto fare personal branding diventerà il tuo pane quotidiano e, credimi, non vorrai più farne a meno!