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Freelance senza portfolio: come ho trovato i primi clienti

Trovare clienti da freelance senza avere un portfolio lavori. Possibilità o utopia?

Ah, il web è pieno di risposte a questo dilemma. Professionisti, mentori e fuffologi hanno le idee chiare al riguardo. Ognuna differente, ma tutte vere.

La mia idea?

Non esiste una risposta universale. Da buona Sociologa, ti dico che la risposta giusta è “dipende”. Da cosa? Molteplici fattori, ma citiamone alcuni:

  • chi sei e cosa hai fatto prima di scegliere la via della libera professione,
  • se hai già in mente come pubblicizzare la tua attività.

Ti chiedi come faccio a essere certa di ciò che dico?
Forse ancora non ci conosciamo. Lasciami fare gli onori di casa:

Foto di Maria Grazia De Falco seduta su un muretto. Indossa una giacca color senape e una maglietta rossa

sono Maria Grazia De Falco, in arte MG – se così si può dire.

Sono Sociologa specializzata in Comunicazione e da oltre 5 anni faccio Marketing e aiuto brand e professionisti a gestire i loro contenuti.

Oggi libera professionista, ieri dipendente di un franchising prima e una multinazionale dopo.

Long story short

Maria Grazia De Falco seduta in una veranda. Ha una mano poggiata sopra la testa e sorride divertita

Te la faccio breve: la vita da dipendente non mi rappresentava. 

Era lontana dai valori cardini che sentivo miei: 

  • libertà di vivere secondo le mie regole, 
  • fare la differenza nella vita delle persone,
  • non radicarmi, ma perseguire un cambiamento logico delle mie attività.

Questo era ciò che cercavo, ma la vita da dipendente non poteva darmelo.

Dopo quasi due anni di ripensamenti e occasioni mancate, ho visto una nuova possibilità di riscatto in una situazione personale delicata e catastrofica.

Molti mi hanno dato della folle, altri della capricciosa.

Invece, quei pochi clienti che avevo seguito mentre lavoravo ancora come dipendente e avevano provato Marketing Consapevole, il percorso per professionisti che ho ideato sulla base delle mie conoscenze ed esperienze, mi hanno incoraggiata dal primo momento.

E qui la prima lezione

presta attenzione ai consigli che ascolti, non tutti sanno di cosa parlano.

Tornando a noi, lasciare la strada battuta fa paura, lo so bene.

Ma se la pancia ti dice di farlo, vuol dire che è il momento.

E visto che la mia pancia aveva parlato forte e chiaro, l’ho fatto.

Ho mollato la vita da dipendente e la costosa città dove avevo anche comprato casa, in provincia di Milano, per tornare al sud e avviare la mia attività da libera professionista.

Cosa non avevo:

  • un pacchetto clienti,
  • una presenza online,
  • un portfolio lavori.

Cosa avevo:

  • voglia di riscatto ed esigenza di rinascita,
  • determinazione a fare in modo che ne valesse la pena,
  • possibilità economiche di vivere dignitosamente anche se non avessi avuto entrare per 6 mesi di fila.

A quel punto mi sono buttata: il 30 dicembre 2022 è stato il mio ultimo giorno come dipendente. A maggio 2023 ho aperto partita IVA.

Cosa è successo nel mezzo?

3 azioni per trovare i primi clienti da freelance

Foto di Maria Grazia sdraiata su un divano rosso, con espressione soddisfatta

Prima di addentrarci in quella che è stata la mia personale esperienza nel trovare i primi clienti da freelance senza avere un portfolio, lascia che chiarisca meglio un concetto: i 3 principali azioni di cui sto per parlarti fanno riferimento alla mia esperienza, non sono leggi universali

Non credo nel “è così che si fa” senza obiezioni.

Per come la vedo io, esistono tante strade che possono portarti allo stesso risultato. Per arrivarci devi percorrere quella che più ti rappresenta – e ti piace.

Quindi, mia cara freelance alle prime armi, non prendere per oro colato quanto sto per dirti e metti in discussione ogni parola: la tua strada può essere diversa dalla mia.

E so cosa ti stai chiedendo adesso: 

“perché dovrei leggere le tue parole se proprio tu mi dici di non prenderle per oro colato?”

Perché attraverso la mia storia ti renderai conto che lavorare come freelance e avere buoni risultati già dal primo anno, pur senza avere un portfolio da inviare ai potenziali clienti, è possibile.

E ora, lasciati ispirare.

Trova un mentore a cui affidarti

Avatar MG che saluta entrando da una porta

Se pensi che la chiave per avere successo nel lavoro sia chiuderti in te stessa e fare tutto da sola, sei fuori strada.

Già quando lavoravo come dipendente ed ero ormai convinta di fare il salto per aprire partita IVA e lavorare come freelance decisi di trovare una professionista con una seniority più importante della mia a cui poter fare riferimento per impostare la mia comunicazione.

Ti rendi conto?
Anche gli esperti di comunicazione si rivolgono ad altri professionisti per impostare la propria comunicazione.

Perché?
Una persona esterna al tuo progetto vede cose che tu ancora non vedi. L’esperienza in più, poi, gioca la sua parte e aiuta a raggiungere risultati in tempi ristretti.

A me è successo così.

Cura il tuo personal brand

Avatar MG che parla sinceramente spiegando il proprio punto di vista

Ogni freelance, anche chi è ancora in procinto di aprire la propria partita IVA, dovrebbe fare personal branding.

Certo è che un personal brand ha bisogno di tempo per diventare forte e fare la differenza in una strategia di comunicazione, ma proprio per questo ti consiglio di non trascurare questo aspetto all’inizio.

A proposito, tra i miei servizi offro anche un percorso di consulenza per professionisti che vogliono fare personal branding imparando a comunicare in modo consapevole. Ti interessa? Vediamoci qui.

Cosa ho fatto: ho testato, poi testato e ancora testato.
La verità? Non si finisce mai di testare!

Ok, ma cosa ho testato?
I canali di comunicazione che potevano aiutarmi a farmi conoscere e attirare nuovi clienti. In particolare:

  • blog, Il mio preferito! Uso il blog per mettere a disposizione di altri professionisti la mia conoscenza riguardo il marketing e la comunicazione, ma anche per diffondere maggiore consapevolezza riguardo le attitudini degli introversi. E i risultati non mancano.

     

  • LinkedIn, il social dei professionisti. Ho ottimizzato il mio profilo, chiesto ai miei primi clienti di lasciare qui una testimonianza e iniziato a interagire maggiormente con i collegamenti della mia rete. Molte richieste per i servizi di copywriting mi arrivano proprio da qui.

     

  • Instagram, il re dei social. O almeno questo è ancora oggi ciò che tutti pensano. Cosa ho fatto: ho ottimizzato il mio profilo, pubblicato contenuti con cadenza fissa rispettando la mia formula sostenibile, ma… la verità? Qui i risultati erano scarsi. Se il profilo è nuovo e il mercato già saturo, Instagram richiede molto tempo e impegno per funzionare bene. Tutte cose che io al momento non ho. In più, lo ammetto, non ho una particolare simpatia per questo social. Per tutte queste ragioni, ho scelto di tenere questo strumento di sfondo, senza darci troppo peso. Almeno fino al prossimo test.

     

  • Pinterest, la via di mezzo tra un motore di ricerca e un social. Ci ho provato per un po’, ma la spesa non valeva la resa, come si suol dire.

Il mio consiglio per te: scegli con cura il canale di comunicazione principale per fare personal branding e usalo consapevolmente.

Ricorda che il punto non è diventare famosa, ma riuscire a raggiungere i tuoi obiettivi di business che, verosimilmente, all’inizio saranno:

  • farti conoscere,
  • attirare nuovi clienti.

Spiega a tutti chi sei e cosa fai

Anche i muri lo devono sapere.

Dire freelance non basta.

Di cosa ti occupi precisamente?
Quali servizi offri?
Chi sono i tuoi clienti ideali?

Tutti lo devono sapere, anche familiari, amici, conoscenti.

Se hai paura di diffondere la voce perché temi che qualcuno possa “gufarti”, ti dico questa: chi ti vuole bene per davvero non vuole vederti fallire né soffrire

Al contrario, fa il tifo per te e vuole vederti vincere.

Non ci credi? Allora dimmi un po’: se domani un tuo familiare o un tuo amico ti dicesse che vuole avviare un’attività come libero professionista, tu cosa gli diresti? Come ti comporteresti?

So che hai capito.

Non temere: parla apertamente di ciò che fai e chiedi di farti pubblicità.

Noterai che i primi clienti arriveranno proprio dal passa parola.

A me è successo così: grazie al passaparola ho avuto le prime clienti per il percorso di Marketing Consapevole, ho iniziato a lavorare nel campo della formazione e ho avuto ben 3 aziende clienti lato copywriting.

Ti pare poco?

Se ci pensi, ogni volta che partecipi a eventi di settore o conosci persone nuove stai avendo un’occasione per dire chi sei e raggiungere potenziali clienti.

Conclusioni

Oggi ti ho svelato come ho trovato i primi clienti da freelance nei primi mesi di attività, senza avere nemmeno un portfolio.

Vuoi sapere di più?

Il portfolio non ce l’ho ancora e non ho nemmeno intenzione di farne uno!

E ora dimmi, hai già provato le azioni di cui ho parlato? 

Come va la tua ricerca di lavoro?

Se hai bisogno di sfogarti un po’ scrivimi anche su LinkedIn o Instagram.

So bene quanto ne hai bisogno ❤️

E resisti: quella della libera professione è una vita complicata, ma ricca di soddisfazioni, te lo assicuro!

2 commenti su “Freelance senza portfolio: come ho trovato i primi clienti”

  1. Ottima esposizione. Complimenti. Ti ingaggierò per la pubblicità del mio prossimo libro 🤗

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