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Perché i miei contenuti non convertono?

I tuoi contenuti non convertono perché non sei polarizzante

Ciò che dici non esprime il tuo pensiero su quel determinato argomento.

Ti limiti a pubblicare i “5 modi per diventare costante su Instagram”, “3 errori nella vendita” e innumerevoli tutorial “come fare per”.

Nella migliore delle ipotesi i tuoi risultati saranno scarsi e tarderanno ad arrivare.

Ma tu vuoi di più, vero?

Sono MG, Sociologa e Copywriter freelance. I contenuti sono il mio pane quotidiano.

In questo articolo ti regalo molte delle lezioni che ho imparato creando contenuti per professionisti e piccole aziende.

Sei con me? Andiamo!

Perché i tuoi contenuti non funzionano

ragazza che lavora al computer

Ti impegni tanto a ideare, creare e pubblicare contenuti.

Come molti professionisti alle prime armi, scommetto che anche tu provi a fare tutto da solo.

Magari hai già investito in corsi o libri che ti spiegano come spaccare con il content marketing.

Eppure, per quanto ti impegni, i risultati non sono quelli che ti aspettavi.

E ora ti spiego perché.

Fino a pochi mesi fa, ottenere visibilità e diventare un riferimento nel proprio settore era relativamente semplice.

Bastava pubblicare i cosiddetti contenuti di valore.

Ho scritto un altro articolo su questo tema che potrebbe interessarti. Prego.

A prescindere dal formato scelto – blog post, video YouTube, carosello di Instagram, tanto per citarne alcuni – il fattore chiave era che possedesse le 3 i del contenuto, cioè che riuscisse a:

  • ispirare,
  • informare,
  • intrattenere.

E il tuo contenuto aveva successo.

Oggi siamo diventati troppo bravi a creare contenuti di valore.

Il web ne è pieno e i consumatori di contenuti sono stanchi di vederne a flotte. Magari è lo stesso anche per te, che dici?

Quindi che si fa, finiamo di fare contenuti?

Certo che no!

Piuttosto, impariamo come fare oggi contenuti che convertono.

Strategie per contenuti di successo

ragazza che sorride alla fotocamera, mentre lavora in un coworking

Di base i tuoi contenuti devono essere di valore, cioè devono essere in grado di intrattenere e di ispirare o informare.

Mi spiego meglio: per ottenere maggiore engagement e più visibilità, è fondamentale creare contenuti che intrattengano il pubblico.

Detto altrimenti: devi emozionare il tuo pubblico, suscitare qualcosa in loro.

Questo è il primo fattore che tiene gli occhi – o le orecchie – del tuo pubblico incollato allo schermo.

Ma intrattenere di per sé non basta.

Occorre che il tuo contenuto ispiri ad agire un cambiamento.

Cioè deve far trasparire la possibilità di avere una trasformazione. Quella che vuole il tuo pubblico.

Oppure, puoi creare contenuti informativi, cioè che siano utili.

Chi consuma questi contenuti deve poter imparare qualcosa di nuovo.

E questa è la base.

Chiara, vero?

Crei contenuti che ingaggiano l’utente (intrattengono) e che sappiano ispirare oppure informare.

E fino a qui siamo tutti in grado di creare contenuti di valore.

Ora è il momento di passare al livello successivo.

I tuoi contenuti devono essere polarizzanti.

Cosa vuol dire?

Devono essere uno spartiacque.

Ci sarà chi sarà d’accordo con te, diventerà il tuo pubblico e, se sarai bravo, potrai convertirlo in cliente.

Ma, e qui viene il bello, ci sarà anche chi non sarà affatto d’accordo con te.

E va bene così.

Negli ultimi anni abbiamo sdoganato il fatto che non sia possibile piacere a tutti, nel content marketing come nella vita di tutti i giorni.

Il mondo si divide in chi ti ama e chi ti odia.

Chi sta nel mezzo non fa rumore.

È del tutto indifferente: probabilmente non parlerà mai di te e non diventerà nemmeno tuo cliente.

Certo, anche chi ti odia difficilmente diventerà tuo cliente.

Ma questo è perfetto: tu lo vorresti un cliente che non condivide la tua visione?

Qualcuno che pensa B, quando tu sei convinto di A?

Io no.

E ora che ti è tutto chiaro, vediamo come si fa a creare contenuti che convertono.

La ricetta per creare contenuti efficaci

Se vuoi fare content marketing devi imparare a pensare prima di agire.

Che poi, a essere scrupolose, penso sinceramente che questo concetto sia declinabile per ogni aspetto del business.

Prima pensa, poi agisci.

Lavorando a stretto contatto anche con imprenditori di aziende piccole, ho appurato che questo non è un concetto scontato.

Spesso si tende a incanalare molta energia maschile (quella che ci dice di agire) trascurando quella femminile (che ci invita a pensare).

L’equilibrio è la chiave di ogni cosa.

Quindi, prima ancora di creare i tuoi contenuti, ti invito a pensare.

Pensa:

  • chi sei, qual è la tua missione, quale visione vuoi portare attraverso la tua professione;
  • quali credenze sono imprescindibili per te, in riferimento al tuo lavoro;
  • chi è il tuo pubblico, cosa puoi dargli in più rispetto ad altri.

È proprio su questi aspetti che baso i miei percorsi di personal branding per professionisti.

Se hai chiari questi aspetti, potrai davvero creare contenuti capaci di attirare il tuo pubblico target.

In conclusione

Creare contenuti che convertono è possibile.

A patto di saper pensare a una strategia calibrata sulla propria persona.

Puoi farlo in autonomia, seguendo le linee guida che ti ho appena dato, oppure con me iscrivendoti alla lista d’attesa che trovi a questa pagina.

Qualunque strada sceglierai, restiamo in contatto.

Salva il mio blog tra le tue pagine preferite o vediamoci su LinkedIn.

Ti abbraccio,
MG