Probabilmente hai sentito spesso parlare di work life balance e mai (o troppo poco) di work life synergy, dico giusto?
Dopotutto è sempre così, qui in Italia ci arriviamo dopo, ma in America già lo sanno: il concetto di work life balance, inteso come equilibrio tra vita e lavoro, è ormai superato a favore di uno stile di vita nuovo e più edificante.
Ti sto parlando del work life synergy: la capacità di creare sinergia tra sfera privata e lavorativa. Una sinergia talmente potente che le due aree non sono più nettamente distinte, ma si influenzano e alimentano a vicenda.
Strano vero?
Tieniti forte: da Content Specialist & Copywriter appassionata di argomenti di crescita personale ho letto davvero tanto sull’argomento.
In questo articolo ti racconto tutto ciò che ho imparato in mesi e mesi di approfondimenti sul tema e come adottare questo modello renda la vita dei professionisti decisamente più soddisfacente.
Sei con me? Andiamo!
Work life balance: perché non funziona più
Il work life balance è la capacità di mantenere un equilibrio tra vita personale e vita professionale.
Analizzando il significato di questa definizione, notiamo subito come le due sfere vita-lavoro appaiono nettamente distinte.
Sembra quasi di parlare di due opposti:
- la vita personale fa riferimento al tempo libero, utile per ricaricare le batterie,
- la vita lavorativa è il tempo usato per lavorare e guadagnare “la pagnotta”.
Come ti ho anticipato, questa distinzione netta non funziona più e ora ti spiego perché.
Il work life balance pone le due sfere in contrapposizione: vita e lavoro sono visti e percepiti come due opposti.
In tal senso, il messaggio che passa è che tu professionista sei costretta a fare una scelta. Se dedichi più tempo alla tua vita privata vuol dire che, inevitabilmente, sottrai tempo ed energie alla tua vita professionale. E viceversa.
Non hai scampo. O forse sì?
Spoiler: certo che sì! Come? Ce lo spiega il work life synergy.
Crea armonia nella tua vita con il work life synergy
Il work life synergy è l’integrazione tra vita privata e lavorativa.
Come vedi, le due sfere non sono più in contrapposizione, ma coesistono in modo armonico.
L’una non toglie spazio all’altra, anzi si alimentano.
Facciamo un esempio pratico per chiarire meglio di cosa stiamo parlando, ti va?
In spiaggia ti ripari dai raggi del sole rimanendo seduta sotto l’ombrellone.
Ci sono diverse cose che potresti fare per impegnare il tuo tempo:
- chiudere gli occhi e riposare,
- fare un cruciverba,
- leggere,
- e molto altro
Ecco, mettiamo che tu decida di leggere.
Potresti scegliere un qualunque libro di narrativa, magari l’ultimo best seller del tuo scrittore preferito.
Oppure, potresti dedicare quel tempo a leggere un saggio rilevante per il tuo lavoro.
Nello stesso preciso momento stai dedicando energie:
- alla tua sfera privata, trascorrendo del tempo in un ambiente rilassante,
- alla tua sfera lavorativa, leggendo un argomento rilevante per il tuo settore.
Percepisci anche tu quanto sia labile la differenza tra le due sfere?
Sia chiaro: il work life synergy non è qualcosa di inventato a tavolino.
Molti professionisti adottano da anni questo stile di vita senza nemmeno sapere come viene etichettato.
Tuttavia, se ne parla ancora da poco e troppo poco.
Forse perché siamo ancorati al concetto che il lavoro deve “fare male”, deve essere un qualcosa di faticoso ed estenuante. Altrimenti è un hobby retribuito. Bah.
Sei d’accordo nel dire che è possibile vivere il proprio lavoro senza doversi sentire con l’acqua alla gola e costantemente stressati?
Sono sicura di sì e, come abbiamo visto, il work life synergy ci viene in soccorso.
Non risolve, però, alcune situazioni lavorative particolari di cui sto per parlarti.
Tempo ed energie in esaurimento. Che si fa?
È facile parlare di work life balance o work life synergy. La vera difficoltà sta nel mettere in pratica questi concetti nella vita di tutti i giorni, lo pensi anche tu?
Ogni giorno una professionista è travolta da mille impegni, lavorativi e personali.
Stare dietro a tutto non è affatto facile o scontato, lo so bene.
Cosa possiamo fare, nel concreto, per ovviare a situazioni di stress, dove tempo ed energie scarseggiano, e per mantenere uno stile di vita sano, anche quando ci sembra una mission impossible?
Ho 3 suggerimenti per te: vediamoli uno a uno.
Passa dal remote allo smart working
Il mondo aziendale ha fatto una tale confusione che, alla fine, ha trascinato anche noi professionisti nel tranello.
Se ci sei cascata anche tu non temere: non è mai troppo tardi per imparare a organizzare il proprio lavoro ottimizzando tempi e orari.
Per prima cosa, facciamo chiarezza:
- il remote working, modello ampiamente adottato in azienda (ma spesso venduto come smart working) è la possibilità di lavorare da remoto, es. presso la propria abitazione, rispettando orari rigidi. Il classico 9-18 per intenderci.
- lo smart working è la possibilità di lavorare secondo le proprie regole, in orari e postazioni che si preferiscono, senza alcun vincolo se non il raggiungimento dell’obiettivo.
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Ti è chiara la differenza?
Tu che sei una professionista, anche se come me vieni da un contesto aziendale che ti ha abituato a lavorare nel classico 9-18, non irrigidirti nel rispettare un orario che non ti appartiene!
Scegli tu quando e quanto lavorare.
Io, ad esempio, ho scoperto che sono molto più produttiva quando riposo subito dopo pranzo e lavoro nel tardo pomeriggio.
Di recente, una mia cliente mi ha confessato che la mattina per lei è pressoché impossibile portare avanti lavori qualitativamente accettabili. Perché sforzarsi inutilmente di lavorare al mattino quando in orari serali riesce a produrre molto di più e in meno tempo?
Pianifica le tue giornate, ma non troppo
Trovi anche tu che, per una professionista, pianificare le proprie giornate sia fondamentale per ottimizzare tempo ed energie?
Che sia digitale o cartacea, l’agenda rappresenta uno strumento indispensabile per organizzare non solo il proprio lavoro, ma anche gli impegni personali.
Presta attenzione, però: per evitare di stressarsi inutilmente e mandare all’aria i tuoi tentativi di condurre una vita all’insegna del work life synergy, diventa fondamentale imparare a non pianificare eccessivamente.
Mi spiego meglio: se, presa dalla foga dal momento, pianifichi le tue giornate in modo fitto, distribuendo i tuoi impegni in modo da non lasciare “spazi bianchi”, rischi di sovraccaricarti di attività che difficilmente riuscirai a mantenere.
Ricorda: non siamo macchine.
Pianifica momenti di off-work e altri di vero work life synergy.
La tua mente e il tuo corpo ti ringrazieranno!
Delega il delegabile e affidati a veri esperti di settore
Non puoi fare tutto da sola, te l’hanno mai detto?
Immagino di sì e concordo pienamente con questo pensiero.
Quando il lavoro ti sommerge e anche adottare uno stile di vita all’insegna del work life synergy diventa un miraggio, è arrivato il momento di delegare.
Come scegliere cosa delegare?
Individua le attività che non ti piace fare e quelle che richiedono maggior tempo ed energie.
Chiediti, poi, se le attività che hai individuato sono effettivamente delegabili e a quale figura professionale potresti rivolgerti.
In conclusione
Il work life balance è ormai un concetto superato. La distinzione tra vita privata e lavorativa è ormai labile, pressoché nulla.
Se vuoi vivere una vita significativa, scegli il work life synergy: un modello in cui vita-lavoro entrano in sinergia e si integrano per formare un’unica grande dimensione.
Questo non significa che non vivrai situazioni stressanti in cui tempo ed energie scarseggeranno, ma, con qualche accortezza, sarai certamente in grado di fronteggiare qualsiasi circostanza.